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Antonio Mastroberardino.

Un pezzo di storia del vino italiano.

Colui che ha reinventato la Campania, il nostro Maestro.

Senza di lui non si parlerebbe di Fiano di Avellino, Greco di Tufo, e così via. Non si parlerebbe nemmeno di Lacryma Christi del Vesuvio. Vini conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, che hanno reso la Campania famosa in tutto il mondo.

Antonio Mastroberardino ha superato gli anni della fillossera, la guerra e il metanolo con determinazione: niente e nessuno è riuscito a fermarlo nel suo nobile intento di difendere il suo territorio credendo nelle eccellenze di questa terra. E questa determinazione lo ha premiato, precursore di una filosofia che oggi tanto si sta spingendo: l’autenticità.

E’ Antonio Mastroberardino che ha scritto i disciplinari di questi vini eccelsi.

Io ho avuto l’onore di lavorare con lui, per lui e non bastano mille parole per descrivere gli insegnamenti  di un Maestro nel lavoro e nella vita: la sua eleganza, la sua perseveranza, la sua passione.

Mastroberardino è l’azienda storica della Campania, conosciuta in tutto il mondo per i suoi Lacryma Christi del vesuvio e la sua produzione nei vigneti della storica Pompei, è conosciuta per la qualità eccellente del Fiano di Avellino, del Greco di Tufo e del fatidico Radici Taurasi. Un’azienda, oggi gestita dal figlio di Antonio il prof. Piero Mastroberardino, che non si è mai fermata continuando ad investire sul territorio, sulla qualità fino all’inaugurazione di un resort con campo da golf, ristorante, spa. Una cantina storica con un enorme fascino regalato anche dagli affreschi stupendi che la decorano. (www.mastroberardino.com).

Tutta l’Italia sta scrivendo di lui, tutto il mondo ne parlerà, questo è il mio piccolo, sentito e sincero pensiero.

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