Con oltre 4.100 espositori su una superficie di 100mila metri quadrati netti, oltre 140mila visitatori di cui oltre 50mila sono operatori esteri provenienti da 120 Paesi, Vinitaly si conferma ancora una volta la fiera del vino più ampia e dinamica su scala mondiale.
Non mancano stile e bellezza degli stand come sempre e come solo l’Italia sa fare.
E non mancano le novità per questa edizione 2014, edizione che Matteo Renzi ha voluto sfidare lanciando l’obiettivo del +50%dell’export enologico al 2020. (leggi qui: http://www.vinitaly.com/areaStampa/comunicati/id/4877)
- Così, per la prima volta quest’anno troviamo il padiglione dei vini internazionali, dove Champagne francesi sono in prima fila ma non mancano Australia, Spain, Chile, Argentina, South Africa e New Zealand, così come zone di produzione meno conosciute, addirittura Ukraine, Slovenia, Russia, Azerbaijan, Kosovo e Colombia! Ed il “sold out” di tutte le degustazioni in programma ne dimostra il successo. Ho avuto modo di partecipare alla degustazione di 3 Grand Cru francesi, 2 Bordeaux ed un gran Sauternes “Chateau de Rayne Vigneau” anche se troppo giovane (annata 2010). Scopri di più qui.
- Ed ancora il Vinitalybio, padiglione dedicato ai vini bio in linea con la tendenza di mercato attuale che vede questi vini crescere in quote di mercato notevolmente.
- Grande soddisfazione è stata mostrata dagli espositori per il Vinitaly Buyer’s Lounge, la nuova area dedicata ai contatti di affari di Vinitaly, che ha previsto un fitto calendario di matching commerciale tra operatori esteri e cantine che ha registrato un notevole afflusso all’Enoteca realizzata con i vini appositamente pensati per i mercati internazionali.
E ormai abituati alla presenza delle donne in un mondo, quello del vino, immaginato sempre “maschile”, in questa edizione l’accento è stato posto sui giovani: Young to Young è l’iniziativa de La Stampa che ha messo a confronto 3 giovani produttori con i giovani blogger, chiamati a recensire questi “giovani” vini.
Difficile se non impossibile pensare di citare qualche vino tra quelli degustati, mi soffermo invece su qualche ulteriore curiosità: mi piace molto l’etichetta vincente di uno dei 2 concorsi del Vinitaly “International packaging competition” (vedi foto): “Bardolino Classico DOC 2013” dell’ Azienda Agricola Bigagnoli.
I comunicati stampa recitano a chiare lettere “Il vino italiano non conosce la crisi” sottolineando il successo dell’export di quello che oggi rappresenta più del 20% di tutto il settore alimentare italiano (superando pasta, formaggi, prosciutto etc). Ma il nostro obiettivo, in Italia, è chiaro: la Cina “raggiungeremo il successo così come siamo riusciti negli USA” dichiara Piero Antinori Presidente dell’IGM – istituto Grandi Marchi che da 10 anni contribuisce alla promozione del vino italiano nel mondo.
Arrivederci alla prossima edizione, la 49a!
[…] at Vinitaly 2014, last April (see previous article here), I did not miss the chance to go visit the stand of Bottega, where I discovered they do not […]
[…] the widest one in the world which take place every year in spring in Verona (read the article here). I was greeted in the hall of Calabria region (South of Italy) and some producers until I find […]
[…] is a growing number of initiatives and showcases intended for Bio, not least the pavilion “Vinitalybio” opened for the first time at Vinitaly in April 2014, for example. Not only, even […]
[…] in occasione di Vinitaly 2014, lo scorso aprile (leggi l’articolo su Vinitaly qui), non mi faccio sfuggire l’occasione di andare a visitare lo stand di Bottega, Qui scopro però […]