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E’ un libro senza una fine vera e propria, d’altra parte in questo mondo “una volta che ci sei dentro, non c’è più verso di uscirne, c’è sempre qualcosa in più da scoprire”, così apre la presentazione perugina l’autore, il sociologo Gianmarco Navarini.

 

“Perchè se un buon conoscitore sa tutto dell’annata migliore, un wine snob conosce il nome del cantiniere” dichiara.

Cosa significa “Wine Auction” e come funzionano queste aste di vini? E’ più utile classificare il vino in base al territorio di provenienza come accade in Europa oppure in base all’uva utilizzata come nel cosiddetto “Nuovo Mondo”? Che significa “vino moderno” o “vino rotondo”? Il vino si fa in vigna o in cantina e tu preferisci quello che prevede un passaggio in legno, ma quanto piace il legno e perchè?

Ma soprattutto: perchè porsi queste domande?! Perchè il vino non è (solo) una bevanda meravigliosa ormai ma un argomento di conversazione appassionante, per molti addirittura uno status e ci voleva un sociologo per  analizzare ciascuno di questi punti rispetto al ruolo e all’interpretazione che oggi ne deriva in società.

D’altra parte il vino in Francia costituisce “una mitologia nazionale poichè consente ai francesi di riconoscersi come tali”.

Un libro di duplice valore: per metà il linguaggio del vino e i suoi mondi, per metà l’effetto su di noi e il ruolo che ha oggi nella società contemporanea.

“I mondi del vino”!

 

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